Una delle abilità che ci consente di comunicare efficacemente con le persone è la SOSPENSIONE DI GIUDIZIO.
COSA SI INTENDE PER “SOSPENSIONE DI GIUDIZIO”?
Sospendere il giudizio mentre ci relazioniamo con una persona significa concentrarsi sullo scambio comunicativo e sul punto di vista dell’altro accettandolo e rispettandolo anche (e soprattutto) se diverso dal nostro.
Quando comunichiamo con le persone è necessario essere consapevoli delle diversità tra noi e l’altro. A volte questo induce a giudicare il punto di vista dell’altro come inferiore o superiore al proprio spostandoci in un assetto emotivo che va a disturbare a disturbare la comunicazione in atto e la rende inefficace.
Le emozioni, infatti, sono stati psicofisiologici con una componente cognitiva, una fisiologica e una comportamentale.
Quando ci infastidiamo o ci sentiamo in difetto rispetto al punto di vista dell’altro, per esempio, possiamo tendere ad assumere un atteggiamento aggressivo o remissivo. L’atteggiamento è parte integrante del processo comunicativo e veicola informazioni anche quando non ce ne accorgiamo impattando e modificando il significato che viene dato ai messaggi verbali.
La sospensione di giudizio va però oltre infatti non riguarda solo l’altro ma anche se stessi. Giudicare l’altro o giudicare se stessi all’interno di uno scambio comunicativo è comunque problematico.
COME FARE PER ATTIVARE LA SOSPENSIONE DI GIUDIZIO?
La parola chiave è AUTOSTIMA.
Attribuire un valore a se stessi è fondamentale per non cadere nella trappola del sentirsi inferiori. Una volta che ci mettiamo al riparo dal senso di inferiorità si può riuscire a non prevaricare o soccombere all’altro perché siamo nella condizione psicologica più idonea per attivare il rispetto del punto di vista dell’altro anche se in disaccordo col nostro.
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