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Dr.ssa A.Zappellini

STOP ALLE ABBUFFATE COMPULSIVE!

Aggiornamento: 12 feb 2021


Vi è mai capitato di avvertire un senso di fame "strana" tale per cui avete iniziato a mangiare quantità e qualità di cibi anomale?

Credo che a (quasi) tutti sia capitato almeno una volta nella vita. Ma vediamo di capire bene quando ci troviamo di fronte ad un'abbuffata compulsiva.

Un episodio di abbuffata compulsiva è caratterizzato dal mangiare molto cibo in poco tempo e da un senso di mancanza di controllo nel corso dell'episodio. Solo se ci sono entrambe le condizioni si può parlare di abbuffata compulsiva. Per intenderci mangiare enormi quantità di cibo ad un pranzo di nozze in cinque ore, non può essere ritenuta un'abbuffata compulsiva. Mangiare un sacchetto di pane in un minuto si. L'elemento centrale è la sensazione di perdere il controllo.

Di solito dopo un'abbuffata compulsiva si sperimentano immediate sensazioni positive di sollievo, scomparsa della sensazione di fame. Subito dopo questo illusorio benessere però compaiono sensazioni negative di vergogna, disgusto, colpa, depressione e ansia mentre fisicamente è possibile sperimentare stanchezza, mal di stomaco e, nel lungo periodo, obesità.

La maggior parte delle persone che si abbuffano non ha problemi alimentari. Invece in alcuni le abbuffate compulsive possono rientrare nei criteri diagnostici di gravi disturbi del comportamento alimentare.

Di solito i problemi di abbuffate compulsive mascherano caratteristiche di personalità quali scarsa autostima, perfezionismo, pensiero tutto-o-nulla, impulsività. Anche queste caratteristiche, in alcuni casi, quando rendono la qualità della vita molto bassa, possono rientrare in quadri patologici complessi.

Senza entrare nell'area clinica può capitare a tutti in determinati periodi di lasciarsi andare ad abbuffate compulsive. Ad esempio le donne, su base ormonale, possono esserne più soggette nella fase premestruale. Un momento storico che ha visto coinvolta tutta la popolazione e che può aver incrementato episodi di abbuffate compulsive in molte persone, è il lockdown che abbiamo subito a causa del coronavirus. E' stato un periodo complesso durante il quale ci siamo visi privati di quasi tutte le forme di gratificazione che solitamente ricerchiamo nella parte sociale, affettiva e lavorativa. Non è rimasto che il cibo. Molti di noi sono diventati cuochi provetti e mastri fornai. E abbiamo mangiato. A volte abbuffandoci quasi per sconfiggere un senso di vuoto che ciò a cui abbiamo dovuto momentaneamente rinunciare ci ha lasciato. Va bene. Ci serviva una consolazione.

Un altra causa frequente di abbuffate compulsive viene dall'ansia.

Il cibo non è l'unica o tra le uniche gratificazioni che possiamo avere a disposizione. E' il momento di guardarsi intorno e di trovare altro. Una passeggiata, un aperitivo con una persona cara, un giro in bicicletta, andare per negozi...E' il momento di ripristinare un sano controllo sulla nostra alimentazione per rimanere in salute.

Quello che è importante è saper riconoscere quando abbiamo un bisogno o un'emozione, verbalizzare il tipo di bisogno/emozione e soddisfarlo/gestirla in un modo che sia funzionale al nostro benessere.


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