Il bisogno di sapere di essere sempre protetti e al sicuro è talmente importante per noi da essere secondo solo ai bisogni fisiologici come la fame e la sete (Maslow, 1954).
Quello che sta succedendo ci fa così paura perché va a colpire non solo la nostra società ma soprattutto il nostro più intimo e personale bisogno di sicurezza.
Ma cos’è che può minare il nostro sentirci sicuri? Gli attentati dei giorni scorsi o l’idea che possa succedere anche a noi mentre siamo al ristorante con la nostra famiglia? La seconda ipotesi è senza dubbio quella più vera. Per gli attentati successi possiamo provare sdegno, rabbia ma di certo non paura. Non si può aver paura di qualcosa che è già successo.
Ma l’idea che possa succedere anche a noi, quella si…fa paura. Ma è un’idea. Non è un fatto. E’ un' idea e quindi è qualcosa che non esiste se non nella nostra testa sotto forma di pensieri.
Come possiamo gestire la paura che deriva da questa idea? Ciò che possiamo e dobbiamo fare è capire che non tutto ciò che stiamo pensando è vero.
E’ vero che siamo completamente esposti al pericolo? No. Ci sono corpi di sicurezza che stanno lavorando per proteggerci.
E la probabilità di venire coinvolti in prima persona in un atto terroristico è così alta? No. Non è certo superiore alla probabilità di cadere dalle scale in casa propria.
La battaglia al terrorismo inizia da noi stessi.