"L’area del cervello che si occupa delle emozioni si chiama sistema limbico ed è collegato a quella parte del sistema nervoso definito autonomo perché non è sotto il nostro controllo volontario. In risposta ad un’attivazione emozionale di un certo tipo, il sistema nervoso autonomo, tramite un neurotrasmettitore chiamato acetilcolina, può controllare il sistema lacrimale"
Mi sono imbattuta di recente nella lettura di diversi articoli che raccontavano di ricerche sul pianto e, in un epoca in cui viaggiamo nello spazio e operiamo le persone senza bisturi, ancora è un argomento lacunoso.
Cercherò di riassumere quello che sappiamo.
Le lacrime sono composte principalmente di acqua, lipidi (per non farle evaporare) e proteine (per farle aderire all’occhio)
Esistono 3 tipi di lacrimazione:
a) Principale: serve per mantenere lubrificato l’occhio
b) Di reazione: serve per lavare via le irritazioni da particelle estranee
c) Psichica: è in risposta a forti emozioni
Vediamo di capire meglio la lacrimazione psichica. L’area del cervello che si occupa delle emozioni si chiama sistema limbico ed è collegato a quella parte del sistema nervoso definito autonomo perché non è sotto il nostro controllo volontario. In risposta ad un’attivazione emozionale di un certo tipo, il sistema nervoso autonomo, tramite un neurotrasmettitore chiamato acetilcolina, può controllare il sistema lacrimale.
Le motivazioni per cui una forte emozione possa procurare pianto è ancora oggetto di studio. La soggettività è molto elevata. Ci sono persone che piangono spesso e persone che non piangono mai. A tal proposito sembrano essere due gli elementi chiave da considerare:
La soglia di attivazione del pianto ovvero quando un’emozione diventa troppo forte e si piange per sfogare il carico emotivo
La reattività emotiva individuale ovvero la tendenza ad essere più o meno pronto a rispondere ad una situazione
Di fatto piangere sembra faccia bene per diversi motivi:
Quando piangiamo si genera un ormone nel nostro corpo che regola la gestione dello stress
Le lacrime contengono encefaline ovvero analgesici naturali
Piangere fornisce un input sociale tale per cui si invia un messaggio che sollecita la comprensione dell’altro facendoci sentire meno soli
Sono ancore molte le cose che non sappiamo del pianto ma sappiamo che,in generale, fa bene.
L’unico caso in cui è bene rivolgersi ad un professionista è quando il pianto è troppo frequente perché può essere segno di condizioni psichiche, come ad esempio la depressione, che vanno trattate da uno psicoterapeuta.